Antonio Ferrara

Dare voce a chi non ha voce, far diventare protagonisti i diseredati e i fragili, che spesso sono anche bambini o ragazzi è la filosofia che accompagna la scrittura di Antonio Ferrara, autore e illustratore di numerosi libri per ragazzi, che grazie al libro “Ero cattivo” (Ed. San Paolo) si è aggiudicato il Premio Andersen 2012 nella categoria “miglior libro oltre i 15 anni”. Spesso i suoi romanzi hanno per protagonisti dei giovanissimi perché, sostiene Ferrara, “scrivere per ragazzi è molto più difficile che scrivere per adulti, non si sottolinea mai abbastanza ma è una sfida affascinante, un esercizio di empatia senza pari. Un libro non dovrebbe mai lasciarci uguali a prima di averlo letto; dovrebbe sempre essere, in qualche modo, un romanzo di formazione”.
Nel suo libro “Mia”,ed.Settenove, ad esempio, che è il risultato di un’interessante progetto sulla violenza sulle donne, la voce non è quella della vittima bensì quella del carnefice.