Recensione a cura di Emilia Fanelli, 2° B Scuola Media I. Calvino
“Dentro di me le parole si ammassano in cumuli enormi. Montagne di frasi di locuzioni e idee interconnesse.”
Melody è la ragazza più intelligente della scuola, ma nessuno lo sa, perché non può parlare, non può muoversi e non può scrivere. Nasconde quindi una grande intelligenza dentro al suo corpo immobile.
“Le parole mi turbinano intorno da sempre come fiocchi di neve, tutte delicate e diverse, e tutte mi si sciolgono in mano prima che le tocchi.”
Questa frase detta da Melody all’inizio della storia, ci fa capire che lei non può parlare: le parole (i fiocchi di neve) le si sciolgono in mano prima che le tocchi, quindi prima di pronunciarle, facendole provare vuoto e tristezza incontrollabili.
Questo romanzo racconta in prima persona la difficile vita di un’adolescente, che cercherà in tutti i modi di farsi capire dagli altri, di dimostrare quello che sa e di trovare amici che la apprezzino per ciò che è.
È un libro bellissimo e scorrevole, narrato da una voce sincera e divertente.
Leggendolo ho provato sentimenti di rabbia nei confronti delle persone che giudicano Melody solo dall’aspetto, credendola una “ritardata”, quando in realtà è intelligentissima. Mi ha stupito vedere che persino i professori la sottovalutano, giudicandola solo per ciò che appare, senza badare a ciò che può essere dentro.
A questo romanzo si potrebbe attribuire il colore verde speranza, perché Melody non si arrende mai di fronte ad un ostacolo e fa di tutto per andare avanti. Successivamente, infatti, troverà qualcosa che le permetterà di comunicare.
Consiglio a tutti la lettura di questo romanzo: permette di osservare il mondo da un’altra prospettiva, di non giudicare dall’apparenza e di capire i veri sentimenti delle persone come Melody.
Melody, di Sharon M.Draper, Ed. Feltrinelli